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PROGRAMMA

L’omaggio della città: sarà un anno di eventi

Una delle tavole de «L’Inferno di Mazur», a Castelvecchio
Una delle tavole de «L’Inferno di Mazur», a Castelvecchio
Una delle tavole de «L’Inferno di Mazur», a Castelvecchio
Una delle tavole de «L’Inferno di Mazur», a Castelvecchio

Una giornata di eventi ma non solo. Le celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante, nella nostra città, coprono l’intero arco del 2021 con il programma «Dante a Verona 1321-2021», che si articola tra arte, spettacolo e ricerca, e nasce da una collaborazione tra Comune, Università, Diocesi e Società letteraria, insieme a tante altre realtà del territorio: un lavoro di squadra per vincere, come è stato, la sfida. Oggi si parte alle 9 con un viaggio lungo un quarto d’ora tra le strade di Verona guidati da Claudio Santamaria e Francesca Barra, alla ricerca delle tracce lasciate dal Sommo Poeta per il video «La Verona di Dante», diretta da Fabrizio Arcuri e musicata da Giulio Ragno Favero, aprirà la giornata. Seguirà un taglio del nastro tutto virtuale, con il sindaco Federico Sboarina e l’assessore alla Cultura della Regione Veneto Cristiano Corazzari.

 

Sarà invece Francesca Briani, assessore alla Cultura del Comune, a lanciare gli eventi successivi, tra cui il video dell’Ulss9 «Dall’Inferno del Covid, a riveder le stelle». Per tutto il giorno una carrellata di eventi fino alla conclusione in diretta alle 17.30 con il dantista Zygmunt Baranski dell’Università di Cambridge in dialogo con il filologo Paolo Pellegrini, autore del recentissimo libro «Dante Alighieri. Una vita».

 

Ma non solo. Per festeggiare Dante, in città, una mostra diffusa spiegata in un'agile mappa cartacea che poi trova conferma in tre esposizioni: «Dante negli archivi. L'Inferno di Mazur », Museo di Castelvecchio, Sala Boggian, (8 marzo - 3 ottobre 2021), a cura di Francesca Rossi, Daniela Brunelli, Donatella Boni; «Tra Dante e Shakespeare: il mito di Verona», Galleria d’Arte Moderna Achille Forti (7 maggio-3 ottobre 2021) a cura di Francesca Rossi, Tiziana Franco, Fausta Piccoli; «La mano che crea. La galleria pubblica di Ugo Zannoni», Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, in corso - fino al 5 ottobre 2021, a cura di Francesca Rossi.

 

Per quanto riguarda gli spettacoli, grande successo ha riscosso «Dante’s box Voci e Suoni dalla Divina Commedia»: la Divina Commedia come un jukebox da cui estrarre i canti, come le tracce di un disco o i 45 giri di una volta, a opera di 21 attori appartenenti a sette tra le principali compagnie professionali veronesi per la regia di Fabrizio Arcuri e con le musiche di Giulio Ragno Favero. E ancora il video «La Verona di Dante»: il ritratto inedito della città medievale guidati da Francesca Barra e Claudio Santamaria. Tanti altri eventi nei teatri cittadini, fino al concerto diretto da Riccardo Muti che si terrà a settembre (ancora da definire la data e il luogo). E ancora nel campo della ricerca e del restauro, molta attesa per «Il Dna di Cangrande della Scala»: il progetto ha un carattere scientifico a forte impronta innovativa e tecnologica. Sfrutta l’analisi del genoma per supportare e integrare la ricostruzione storica della vita del grande Scaligero. L’obiettivo è svelare il mistero che ancora aleggia intorno alla sua morte.

 

E poi il restauro del Monumento a Dante Alighieri in Piazza dei Signori: l’opera fu realizzata nel 1865 dal giovane scultore Ugo Zannoni, che vinse il concorso indetto dalla Società di Belle Arti dell’Accademia di Agricoltura e Scienze in occasione delle celebrazioni del sesto centenario della nascita di Dante Alighieri. Fu inaugurata alle quattro del mattino nella notte tra il 13 e il 14 maggio del 1865 per scongiurare la reazione degli Austriaci, allora al governo della città scaligera, che vedevano in questo monumento il valore simbolico di italianità e di agognata libertà. • A.G.

A.G.

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