Pasqua consacrata dal canto del tenore Mario Chiarini che domenica mattina, alle 10.30 dal balcone di casa in via Regnoto, ha diffuso con la potenza della sua voce e l’accompagnamento di una base orchestrale un repertorio di musica sacra.
«Ho scelto la mezzora che precedeva l'inizio della messa di papa Francesco. Sapevo che molti attendevano quell’appuntamento e ho voluto dare il mio contributo di raccoglimento e preparazione alla celebrazione con momento di canto sacro», racconta Chiarini, che di professione fa l’educatore in una comunità psichiatrica, ma è anche diplomato al Conservatorio e si esibisce in una quarantina di concerti all’anno quando viene chiamato a celebrare diversi eventi.
Ha aperto con “Panis angelicus” di Cesar Franck a cui ha aggiunto l’Ave Maria di Jacob Arcadelt, prima di uno stacco musicale di campane a festa a cui è seguita come finale una “Regina coeli” in gregoriano. Il palcoscenico era il balcone del giardino di casa e la platea la distesa di prati primaverili dei Fondi, ma alle prime note tanti sono usciti in strada o si sono affacciati ai loro balconi incuriositi e commossi:
«Ero emozionato anch’io, sebbene cantassi senza un pubblico davanti. Poi mi hanno fatto piacere i tanti messaggi arrivati da persone che mi hanno sentito anche da più lontano della via dove abito», rivela.