Slanci di generosità, di solidarietà, che partono dalle nostre case dove ci si sente impauriti e impotenti davanti al virus, dove si cerca di combatterlo aiutando chi è in prima linea e chi sta male, attraverso donazioni e raccolte di fondi. Perché ormai non è solo questione di vip o grandi aziende, dai cui conti correnti partono decine di migliaia di euro e anche di più.
Questa emergenza ha mosso un movimento dal “basso”, fatto di semplici studenti e mamme, ragazzi e lavoratori. Sono tantissimi i privati cittadini che, ciascuno secondo le proprie possibilità, stanno dando un contributo attraverso campagna #aiutiAMOverona per supportare in modo concreto gli ospedali della città e della provincia, i medici e gli operatori che lavorano tra le corsie, nei reparti di terapia intensiva, ma anche le realtà che operano nella comunità, aiutando i cittadini più in difficoltà.
La raccolta fondi promossa dal gruppo Athesis con L'Arena, Telearena e Radioverona in collaborazione con il Comune e la Fondazione comunità veronese, è la dimostrazione tangibile di quanto grande sia il cuore dei veronesi. Una generosità testimoniata dai numeri: sono state 5.831 le donazioni che hanno permesso di raggiungere la cifra di un milione, 838mila e 745 euro, aggiornata a ieri pomeriggio. Una garanzia che arriva proprio dal coinvolgimento, in questa iniziativa, della Fondazione comunità veronese.
PER DONARE causale Emergenza Coronavirus- AiutAMO Verona sul conto corrente intestato a Fondazione della Comunità Veronese) IBAN IT 85 X 05034 11711 000000006210 |
Finora l’aiuto alle strutture ospedaliere è stato grande, con due pagamenti di 490mila e 570mila euro. Nella prima tranche i fondi sono stati suddivisi così: 180mila all'Ulss 9, 180mila euro all'Azienda ospedaliera integrata, 30mila euro sono stati devoluti alla Croce Verde e 50mila euro sono andati agli ospedali di Peschiera e di Negrar. Gli ulteriori 570mila euro invece sono stati così distribuiti: 280mila all'Ulss 9, 220mila all'Azienda ospedaliera integrata universitaria, poi 30mila rispettivamente alla Pederzoli di Peschiera e al Sacro Cuore di Negrar, oltre a 10mila alla Croce Verde di Verona. A breve partirà la terza rata, da destinare alle strutture che hanno un maggio bisogno di aiuto.