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Voucher, nuova beffa per i consumatori

La validità dei voucher turistici è stata allungata, a danno dei consumatori
La validità dei voucher turistici è stata allungata, a danno dei consumatori
La validità dei voucher turistici è stata allungata, a danno dei consumatori
La validità dei voucher turistici è stata allungata, a danno dei consumatori

I recenti emendamenti al Decreto Sostegni infliggono un duro colpo ai diritti dei consumatori, estendendo a due anni la validità dei voucher emessi per i contratti di trasporto, soggiorno e pacchetti turistici cancellati a causa del Covid-19 e a ben tre anni quelli emessi a seguito dell’annullamento degli spettacoli dal vivo. L’estensione ulteriore della validità dei voucher rappresenta un’eccessiva compressione dei diritti di coloro che, non potendo usufruire dei vari servizi acquistati, vedranno irrimediabilmente allontanarsi il momento dell’agognato rimborso. Adiconsum, il Centro Tutela Consumatori Utenti ed il Centro Europeo Consumatori Italia ritengono che la miglior tutela dei consumatori in questo contesto possa essere garantita non attraverso l’estensione dei voucher ma attraverso una politica di sostegno alle imprese e agli operatori del turismo, volano per la ripresa economica e occupazionale del nostro paese. Considerato che l’emergenza sanitaria è ancora in corso, è inoltre probabile che i voucher, soprattutto quelli emessi in relazione a pacchetti turistici che ammontano spesso a varie migliaia di euro, non saranno utilizzati, stante il persistere dell’incertezza sulle prenotazioni di vacanze nell’anno corrente. Gli emendamenti approvati potrebbero comportare rilevanti conseguenze anche sul piano della conformità di questa nuova previsione legislativa a quanto previsto dalla normativa europea. Il 30 ottobre scorso la Commissione europea ha archiviato il procedimento di infrazione a carico dell’Italia, ritenendo evidentemente che la rimborsabilità dei voucher dopo la scadenza, se non utilizzati, potesse riparare il vulnus creato dalla previsione nazionale emergenziale che, in luogo del rimborso monetario previsto dalla normativa UE, consentiva a compagnie di trasporto e tour operator di emettere un voucher. È importante segnalare che gli emendamenti non sembrerebbero modificare la rimborsabilità dei voucher emessi a seguito della cancellazione dei contratti di trasporto a causa del Covid-19, prevista con il decorso dei primi dodici mesi, e ciò comporta una disparità di trattamento tra coloro che potranno richiedere il rimborso monetario dopo il primo anno dall’emissione del voucher e coloro che, avendo dovuto rinunciare ad un soggiorno o ad un viaggio «tutto compreso», dovranno attendere ben due anni. È impensabile che un settore di eccellenza come il turismo possa essere sostenuto dai voucher dei consumatori, già così gravemente colpiti dalla crisi pandemica. È auspicabile pertanto un pronto intervento del Governo in grado di risollevare il comparto senza comprimere ulteriormente i diritti dei consumatori già penalizzati.

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