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Vige la legge del «due pesi e due misure»

Vorrei rispondere alla lettera del sig. Bazerla pubblicata su L'Arena il 26 giugno e di cui riporto il titolo. Ha manifestato giustamente il suo sdegno sulla differenza del soccorso nei due casi. Io, nonostante mi trovi pienamente d'accordo con lui, non mi sono alla fine stupito più di tanto. Quanti son i casi in tantissimi campi, di cui ormai ho perso il ricordo, che vige la regola due pesi due misure? Non so se il signor Bazerla si ricorda dell'attentato terroristico del 2015 a Charlie Hebdo. Io mi ricordo benissimo che le televisioni, almeno quelle italiane, avranno effettuato per circa due giorni collegamenti in diretta senza nessuna interruzione. Quanti furono i morti? Circa una ventina. Ho ricordi di attentati nelle varie parti del mondo, Asia, Medio Oriente ed Africa soprattutto, con centinaia di morti. Tutte liquidate dai giornali e televisioni con articoli e collegamenti mortificanti. Caro sig. Bazerla io, ripeto, la penso come lei con la sola differenza che ormai per me è evidente che la bilancia pende sempre e solo di più dalla stessa parte. Giorgio Franzoso VERONA

Giorgio Franzoso

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