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Una targa per chi ha dato la vita

Mi sono chiesto più volte se le numerose associazioni volontarie, anche quelle «No Profit», siano un valore o meno? Mi sono chiesto innumerevoli volte se queste indispensabili associazioni siano frutto delle mancanze dello Stato? Mi sono sempre risposto che dovrebbe essere lo Stato in primis, il fornitore di servizi pubblici e di prestazioni sociali e non fare perno, se non in maniera provvisoria o emergenziale, per il proprio «Welfare State» sui tanti bravissimi volontari! Lo Stato sociale nasce prevalentemente nel ventesimo secolo e si consolida dopo la seconda guerra mondiale, infatti gli Stati democratici Europei, Italia compresa, iniziano ad erogare prestazioni essenziali ai propri cittadini gestendo i servizi in maniera diretta e responsabile. Poi con il finire del secolo subentra una parziale dismissione da parte dello Stato nell’erogare i servizi essenziali tanto che sia la Sanità che la Scuola in modo parziale hanno iniziato ad andare in mano privata in funzione di un neoliberismo chiesto e voluto da certe lobbies. Ora non si può certo dire che uno Stato sia veramente democratico se i servizi che deve dare al cittadino diventano parziali o addirittura inaccessibili, vedi ad esempio una visita medica privata a pagamento che può essere fissata nel giro di qualche giorno a differenza della pubblica che può avvenire a volte dopo diversi mesi. Eppure tutti ci siamo resi conto in tempo di pandemia di quanto sia importante che lo Stato funzioni ed eroghi le dovute prestazioni. Tutti, Stato compreso, abbiamo osannato coloro che instancabilmente si sono presi carico del grande problema, li abbiamo chiamati perfino «eroi» dimenticando subito dopo che molti di loro hanno perso la vita nel fare il loro dovere, mentre nessuno, men che meno i politici, si rendono partecipi nel fare una targa ricordo con inciso i nomi di chi ci aveva assistito e dato la vita. Anche da questo si misura il livello di democrazia di una nazione! Maurizio Bolzoni VERONA

Maurizio Bolzoni

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