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Una penale per chi ha speculato

Sono anni che si parla del rifacimento totale del collettore, sponda orientale del Garda e annessi. Sappiamo delle problematiche vissute in questi anni a causa di malfunzionamenti, con sversamenti a lago dei liquami. Il collettore è vecchio e obsoleto, realizzato negli anni ’80. Sembra logico l’impiego di nuovi materiali e indiscussa la solidità tecnico-progettuale. Si tratta di un’opera che ha caratteristiche ambientali enormi, per non parlare dell’aspetto economico e sociale. Riguarda specificamente il lago ma anche i territori viciniori. Tutto ciò premesso, il grosso problema attuale riguarda l’aspetto economico, ovvero i finanziamenti. Ce lo ricorda nelle varie riunioni pubbliche e sulla stampa Angelo Cresco, presidente di Ags. Politici, Regione Veneto ed Enti con tante promesse: molto fumo e poco arrosto. Visto che il Garda è una tra le zone italiane a più alta redditività, escludendo i milioni di euro di evasione fiscale accettata, vale forse la pena che i Comuni si sveglino e facciano pagare una «penale» a quegli insediamenti edilizi speculativi che da anni devastano il lago, unitamente alle strutture ricettive turistiche esistenti sul territorio. Sarebbe scandaloso che pagasse ancora tutto Pantalone. Come è scandalosa l’abitudine di scaricare nel lago l’olio delle cucine: orrore. Caro dottor Cresco, continui a battersi per la realizzazione di quest’opera: non è solo. Francesco Marchiori BARDOLINO

Francesco Marchiori

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