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Un parallelo fra le guerre in Iraq e Ucraina

Esattamente vent’anni fa, il 20 marzo 2003, cominciò l’invasione dell’Iraq da parte di una coalizione di Paesi, tra cui l’Italia, guidata dagli anglo-americani per disarmare l’Iraq stesso dalle armi di distruzione di massa, che non furono mai trovate né fu provata la loro esistenza e per porre fine al sostegno di Saddam Hussein al terrorismo, nonché portare la libertà e la democrazia per il popolo iracheno. Tutti sappiamo come andò a finire quell’operazione militare di «liberazione». L’invasione dell’Iraq, senza nessuna dichiarazione di guerra, non ha mai avuto il mandato del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, tanto che fu considerata un’invasione illegale ma, si sa, i buoni possono fare tutto ciò che ritengono utile a migliorare il mondo e nessuno li può deferire a qualche Corte di Giustizia. Oggi, casualmente, il Presidente cinese Xi Jinping è a Mosca per incontrare il Presidente neo condannato dalla Corte di Giustizia dell’Aia, Putin, per esaminare lo stato della collaborazione dei loro due Paesi e delle possibili soluzioni per una pace nella guerra tra Nato e Russia che si combatte in Ucraina. I media occidentali «mainstream» tifano per una contrapposizione tra i due presidenti, con il cinese che «tira le orecchie» al russo ma, al di là della propaganda, resteranno delusi. L’asse russo-cinese è solido e se è così solido è anche merito o colpa, a seconda di come la si pensi, del mondo occidentale che perse o volle perdere l’occasione di avvicinare la Federazione Russa all’Europa quando ci fu la caduta dell’impero sovietico. Per decenza, non entriamo nel merito di quanti furono i morti della guerra irachena, bambini compresi, da rabbrividire e far rizzare i peli. Ma, come ripeto, l’importante è essere dalla parte dei buoni. Se qualcuno notasse delle differenze di comportamento mediatico tra la guerra in Iraq e quella in Ucraina, significa che non è appiattito sulla narrazione dei poteri dominanti e che può essere annoverato tra i liberi pensatori, anche se non si sa per quanto tempo ancora. Adriano Dal Bosco VERONA

Adriano Dal Bosco

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