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Sono riusciti a far dimettere uno statista

Il comportamento vergognoso della classe politica italiana ha costretto Draghi a rassegnare le dimissioni. È inconcepibile come, in una situazione così grave, vi siano dei «personaggi» il cui unico scopo sia quello di andare a Roma, ovviamente quando lo ritengono, per prendere stipendi altissimi oltre ad avere agevolazioni ovunque (viaggi, pasti, indennità ecc.) e, dotati di dialettica forbita, dare interviste continue a giornali e tv per fare dichiarazioni spesso insensate e contraddittorie. Importante, ormai per troppi, è farsi notare, avere visibilità con forme di esibizionismo che ormai hanno annoiato tutti e l’assenteismo al voto dei cittadini lo dimostra. Questo a loro non interessa, così come questioni urgenti come il conflitto con la Russia che ci taglia il gas e il razionamento, l’inflazione, la pandemia, la siccità, e borse che crollano con risparmiatori «frastornati» e finanzieri che ne approfittano con la speculazione. Sembra che i politici si divertano a litigare tra loro, incapaci di mettersi d’accordo su tutto e, addirittura, chiedere e supplicare il buon Mattarella di prorogare il mandato e dare poi l’incarico a Draghi di mettere in piedi un nuovo governo con larghissima maggioranza. Nel frattempo scoppiavano la guerra in Ucraina, l’inflazione e la crisi energetica. L’ex banchiere centrale chiedeva collaborazione e buon senso e tutti promettevano appoggio per cercare di uscire da una situazione difficile. D’altra parte Draghi è persona che, oltre che in Europa, gode stima e considerazione in tutto il mondo. Ebbene i politici attuali, sia quelli «stagionati» che quelli rampanti, e con il «gregge» al seguito, sono riusciti a far dimettere uno statista che, assieme a Mattarella, ha dimostrato di saper gestire con capacità e intelligenza varie situazioni. Infatti, oltre a questi, mancano veri statisti, ma in compenso ci sono populisti, sovranisti e, aggiungerei, menefreghisti e affaristi! Luciano Scolari VERONA

Luciano Scolari

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