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Solo più lavoro ci può salvare

L’avv. Guarienti in ripetuti interventi si sforza di ridurre la politica di Calenda e, con maggiore insistenza, di Renzi a piccolo cabotaggio di sedie e di poltrone se non di pura e semplice carriera personale. Deve essere il frutto del doroteismo largamente maggioritario nel Paese. Per chi non lo ricorda il doroteismo era la filosofia politica prevalente nella Dc dopo la breve parentesi degasperiana. Il doroteismo, con l’aiuto di Craxi e l’acquiescenza complice del Pci, ha fatto esplodere il debito pubblico italiano passato dai 4,5 miliardi del 1964 agli 846 del 1992. Per arrivare ai 2.400 miliardi agli inizi del 2020, ma solo perché negli ultimi trent’anni gli interessi sul debito si pagano chiedendo soldi a prestito. Nella Prima Repubblica il «compromesso storico» fu ottenuto elargendo benefici economici a tutti e consentendo una evasione fiscale di massa. Si arrivò ad elargire pensioni di anzianità anche ai trentacinquenni. La riforma sanitaria allagò di soldi medici e paramedici e la burocrazia relativa. Il Paese di oggi è il frutto di quella politica. E non ci sono innocenti salvo una sparuta minoranza che si ostina a produrre ricchezza anche se taglieggiata da una maggioranza imbelle e approfittatrice. Da ultimo il populismo ha comprato voti asserendo di voler abolire la povertà e mandando ancora in pensione prima del tempo larghe fasce di popolazione. L’emergenza Covid ha convinto tutte le forze politiche che bisognava aumentare ancora il debito arrivato a 2.570 miliardi. Tutti vogliono essere mantenuti. Non c’è alcun progetto politico in giro. Gli unici che almeno provano, non senza contraddizioni, a proporre rimedi veri sono proprio Calenda e Renzi ed è per questo che risultano «antipatici» alla stragrande maggioranza del Paese. Ed anzi bisogna delegittimarli e se non si possono attaccare personalmente si vanno a cercare colpe nei loro padri come è avvenuto per Renzi e per la Boschi. Più che i soldi del Recovery fund serve un blocco sociale che prenda in mano il Paese e lo convinca che solo dal lavoro verrà l’eventuale salvezza collettiva. E non sarà comunque una passeggiata di salute. SOAVE

Bruno Gilioli

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