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Si dovrebbe intervenire molto prima

In questi giorni si ricorda il martirio di migliaia di sudamericani vittime dei regimi negli anni ’70-80 del secolo scorso, una delle pagine più vergognose del mondo occidentale. Non uniche purtroppo, perchè precedute e seguite da altre atrocità, che hanno mietuto migliaia di vittime innocenti e, quasi sempre, tra l’indifferenza delle nazioni e dei relativi popoli, troppo presi dal loro quotidiano e spesso disinformati. Dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi è stato tutto un continuo di guerre, lotte intestine, faide tra etnie, dittatori sanguinari impuniti: ci sarà pure una ragione e ci dovrà pur essere una via per fermare questa carneficina. Facciamo sempre giorni della memoria molto dopo l’avvenuto eccidio: sarebbe ora che cominciassimo a fermare i drammi prima che esplodano e i governi e i politici questo sarebbero tra l’altro chiamati a fare, senza chiudersi dietro segreti di Stato o convenienze diplomatiche/economiche o chiare sudditanze nei rapporti internazionali. È una richiesta utopica? E allora lo si dica e avanti così. Cerimonie, discorsi, medaglie, buone intenzioni dopo 20-40 anni sono solo un modo per sciacquarsi le coscienze e giustificare la propria impotenza o collusione. Anche noi, singolarmente, dovremmo essere più attivi nel nostro piccolo per cercare di arginare tanta violenza. Fulvio Bisi VERONA

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