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Rivisitare la macchina del Comune

Il candidato alla carica di sindaco della città che ha prevalso domenica, prima ancora di convocare i partiti o i gruppi di indirizzo che lo hanno portato a Palazzo Barbieri per formare la Giunta, come primo atto della sua fresca nomina dovrebbe fare una accurata e urgente ricerca tra i personaggi della città che hanno nel tempo dimostrato di possedere cultura, conoscenze storico-artistiche e capacità di ascoltare e farsi ascoltare e nominarlo sui due piedi «Osservatore civico (o altro termine meno pomposo) al controllo e alla salvaguardia di Verona». Una carica non prevista dagli ordinamenti e non soggetta al giudizio di Giunta od Assemblea consigliare, ma alle dirette dipendenze del sindaco, che in ultima analisi è sempre, suo malgrado, il responsabile principale del buon o cattivo funzionamento della città. Questo signore (o signora) avrà il compito di osservare il pulsare della vita cittadina, rilevando non solo le mancanze di chi, preposto a determinati compiti istituzionali, non ha visto o si è voltato dall’altra parte; ma anche di riferire su abusi di soggetti terzi all’amministrazione che negli ultimi anni, approfittando anche della eccezionalità del momento, hanno disinvoltamente superato molte volte il limite di un vivere civile e definito. E sia ben chiaro, non dovrà certamente essere la brutta replica dello spione di corte, personaggio di un passato da dimenticare, ma una figura nuova e importante, un abile facilitatore nello scoprire e rilevare ciò che non va in città. Sarà poi compito del sindaco valutare e cercare di intervenire utilizzando tutti i mezzi che la sua carica gli offre. Verona, probabilmente anche a causa degli eventi negativi succedutisi negli ultimi anni, ha ormai toccato un livello di degrado e di disservizi che non è più accettabile, specie nella stagione estiva quando si fa sentire la presenza delle allegre frotte di turisti che invadono gioiosamente il Centro Storico. Urge quindi una rivisitazione dalle fondamenta della macchina operativa civica al fine di far ritornare Verona quella bellissima ed accogliente città che tutto il mondo desidera conoscere. Giuseppe Perotti VERONA

Giuseppe Perotti

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