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Ricordiamo il caso di Gavillucci

Concordo con gran parte della lettera del signor Luciano Scolari in merito alla grazia a Lukaku, ma gli è sfuggita la vera motivazione della grazia comminata dal presidente Gravina. Oltre al clamore di tutto il mondo calcistico italiano, europeo e extra-europeo in merito ai ripetuti beceri insulti razzisti contro Lukaku, c’è stata anche la successiva grazia alla curva della Juventus che nel giudizio contemporaneo alla squalifica di Lukaku era stata chiusa per una giornata. Si era concretizzata una situazione grottesca nella quale veniva graziata la curva che aveva insultato con un becero comportamento razzista e condannato il calciatore vittima degli insulti. È ora di finirla con vergognosi insulti razzisti contro calciatori di carnagione non bianca! Gli strumenti per fermare queste persone incivili che vomitano dagli spalti rigurgiti razzisti ci sono sempre stati e finora non applicati. Addirittura c’è il caso clamoroso dell’arbitro Gavillucci da Latina che, in Sampdoria-Napoli il 13/05/2018 (0-2 alla 37° ma giornata), a seguito di ripetuti cori di discriminazione territoriale contro i napoletani, fermò il gioco per una decina di minuti. Gavillucci, alla fine del campionato, fu buttato fuori dalla Can con pretestuose e ridicole motivazioni di «insufficienza tecnica». Gavillucci oggi arbitra, stimatissimo, nella terza divisione del campionato inglese. Mi auguro che la grazia del presidente Gravina sia un cambio di rotta e un preciso segnale contro il «Palazzo Calcistico» nel quale il carrozzone deve sempre andare avanti anche in concomitanza con flati razzisti che disonorano noi italiani! Enrico Villari VERONA

Enrico Villari

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