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Quelle parole offensive sui credenti

Leggo su L’Arena una lunga lettera intitolata «Mi tengo i valori cristiani» del signor Bruno Gilioli il quale, tentando di fare una sintesi storica della chiesa cristiana, dalla chiesa primitiva alla chiesa del 500, se ne esce con questa affermazione: «Diversamente da Lutero o Calvino o altri miserabili simili noi ci fidiamo del messaggio come trasmessoci dai successori di Pietro». Io sono una delle «miserabili» credenti che esprime la sua fede all'interno di una chiesa calvinista, come è la chiesa valdese e ne sono fiera. E i termini usati nella lettera sono altamente offensivi. Un linguaggio simile l'avevamo lasciato ai secoli e ai decenni passati. È cosa comune, ormai, che la storiografia ha fatto grandi passi in avanti riguardo Lutero e Calvino. Al giorno d'oggi sono vari gli studiosi cattolici che traducono, commentano, pubblicano in italiano le opere di questi riformatori protestanti anche ad uso di studenti universitari. Vorrei aggiungere che a Verona esiste dal 2007 un consiglio delle chiese cristiane di cui fanno parte paritariamente i rappresentanti delle chiese cattolica, luterana, ortodossa rumena, ortodossa russa e valdese. I rapporti tra queste chiese sono ispirati al riconoscimento reciproco, alla stima e alla fraternità. Evangelina Incelli Vicentini Comunità Valdese VERONA

Evangelina Incelli Vicentini

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