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Prima i malati di qualsiasi età

Sono nato nel 1939, mi considero in buone condizioni di salute e, per questo, non ho fretta di sottopormi al vaccino, per il quale dovrei essere convocato nella prima metà di marzo. Quello che mi stupisce e che non comprendo è la scelta, fatta dalla Regione, di iniziare le vaccinazioni dai nati nel 1941, salire al 1940, poi al 1939 e così via. Trovo giusto che la precedenza sia stata data ai medici, al personale sanitario e agli ospiti delle case di riposo che, nell’ultimo anno, hanno avuto focolai estesi di trasmissione del virus e moltissimi decessi. La scelta di partire dagli ottantenni può avere un senso – i vecchi sono comprensibilmente considerati più fragili dei giovani – ma, secondo me, doveva essere preceduta dalla vaccinazione delle persone, di qualsivoglia età, affette da una o più di quelle gravi malattie, cui si riferisce il professor Onder dell’Istituto Superiore di Sanità, che sono la causa primaria dei decessi cui il covid si aggiunge come accelerazione di una morte prevista, purtroppo, in tempi brevi. Le statistiche, pubblicate ogni giorno sui giornali e comunicate dai telegiornali, parlano di morte per covid dimenticando quanto scrive, dopo la sua prima indagine, il professor Onder ovvero che il 93% dei decessi riguarda persone affette da tre o più, gravi patologie. Ho la fortuna di esserne immune e per questo attendo senza impazienza la vaccinazione e il successivo richiamo. VERONA

Guariente Guarienti

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