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Portaci in dono fratellanza e solidarietà

Arriva la Befana, la vecchietta del fantastico mondo dei bambini. Viaggia su una scopa volante, scende giù dal camino, portando doni ai bambini buoni. È una figura legata al periodo natalizio, alla nascita cioè di Gesù Bambino e al suo messaggio di amore al prossimo. Porta regali ai bambini in modo simile a Santa Lucia, a Babbo Natale, ai Re Magi; riempie le calze dei bambini di dolciumi e giocattoli e con la scopa spazza via i problemi dell’anno. Sembra una ricorrenza estemporanea, quasi occasionale, ma le sue origini, invece, sono antichissime, connesse ai cicli stagionali dell’agricoltura, con i suoi riti propiziatori già esistenti dal decimo secolo avanti Cristo. Ma come ha fatto questa tradizione a durare così a lungo? È durata così a lungo perché corrisponde a un ideale di vita che l’umanità ha sempre auspicato e desiderato: trovarsi insieme, condividere momenti di aggregazione e di serenità e procurare gioia e ottimismo ai bambini. È un ideale di vita che però ha trovato nel corso della storia tanti ostacoli, oggettivi, come le guerre, le carestie, le pestilenze, e soggettivi, come l’egoismo umano e il tornaconto individuale. E allora ha cercato di rinforzare questa aspirazione alla convivenza e al benessere dei bambini con delle leggi, con la proclamazione, ad esempio, del diritto alla fratellanza, come dirà la Rivoluzione francese alla fine del 1700, e il diritto alla solidarietà, come dirà la Costituzione italiana nel 1946. Ma negli ultimi decenni, specie con l’avvento del digitale, la rete di convivialità, di fratellanza e di solidarietà si è sfilacciata, lasciando emergere l’individualismo e l’indifferenza. Oggi neppure gli inquilini dello stesso condominio si conoscono bene tra loro; a Verona muore un clochard di stenti e ci si accorge il giorno dopo; un uomo, sfrattato dalla sua abitazione, di notte dorme in macchina al freddo ma nessuno provvede. Cara Befana, portaci serenità e pace, metti nelle calze i dolci dell’amore al prossimo, della fratellanza e della solidarietà. Pio Cinquetti VERONA

Pio Cinquetti

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