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Perchè fatico a guardare i programmi tv

Molti anni fa ci fu una protesta dei registi e produttori contro la pubblicità che interrompeva gli spettacoli cinematografici. Qualcuno minacciò che non avrebbe più consentito la proiezione dei suoi film. Se non ricordo male furono solo voci mai concretizzate in azioni. Guardo raramente i programmi televisivi, quasi tutti orrendi. Anche i telegiornali vanno alla ricerca di notizie banali e montano vicende di cronaca di terza categoria tanto per poter dire qualcosa. I peggio sono i telefilm e i film, continuatamente interrotti da annunci pubblicitari. I rarissimi programmi decenti – nel mio caso le vicende poliziesche con protagonisti Poirot e il tenente Colombo – hanno continue interruzioni, ciascuna di 4-5 minuti. Una storia di un’ora dura un’ora e mezza. Oramai ho imparato a fare i conti e, all’apparire dell’interruzione, cambio subito canale o spengo il televisore per un tempo corrispondente al tempo pubblicitario. Ora comprendo che senza pubblicità molti programmi non potrebbero andare in onda ma basterebbero dieci secondi di buona pubblicità per trattenere lo spettatore. L’odio per le interruzioni pubblicitarie è diffusissimo. Provino le aziende a fare un’indagine. Guariente Guarienti VERONA

Guariente Guarienti

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