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Pensionati penalizzati due volte

La cronaca di questi giorni ha posto sotto i riflettori il caro affitti. Tema estremamente delicato e che meriterebbe, in altri più ampi spazi, di essere approfondito alla luce della pressione fiscale che grava sul reddito immobiliare, colpevole, unitamente ad altri fattori, dei valori economici raggiunti. Poco o nulla si è, al contrario, parlato dei canoni relativi a contratti di locazione in essere da tempo che, causa l’inflazione e la indicizzazione Istat, se applicabile, stanno subendo forti perdite. Vi sono pensionati che hanno ereditato o investito i loro risparmi in qualche immobile, acciocchè il reddito derivante dagli affitti andasse ad integrare il trattamento pensionistico e garantire serenità nella fase non operativa della vita. Gli accadimenti di questi ultimi anni vedono, invece, che le pensioni ed i redditi degli immobili, eccezion fatta per alcune particolari realtà poste in posizione strategiche, stanno «dimagrendo» in misura significativa. Blocco per anni degli adeguamenti delle pensioni, seguito da un recente sblocco, tuttavia parziale, indicizzazione al 75% e non al 100%, come logica vorrebbe, degli affitti, sono due ingredienti di una ricetta perfetta che ha il risultato di porre delle difficoltà ai pensionati che, è importante ricordarlo, stanno aiutando, economicamente e non solo, i figli ed i nipoti. Un «welfare famigliare» che viene privato di risorse. Non va bene. Giorgio Sartori Associazione 50%Più VERONA

Giorgio Sartori

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