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Non tutti i malati sono «pericolosi»

Apprendiamo con grande dispiacere dell’aggressione subita a Pisa dalla psichiatra Barbara Capovani da parte di un suo ex paziente. L’aggressione purtroppo ha portato alla morte della dottoressa. Fatti del genere non dovrebbero accadere, non può un medico essere brutalmente aggredito sul posto di lavoro, né fuori. E i pazienti non dovrebbero essere lasciati da soli ad affrontare le proprie difficoltà. Da tempo si parla di spesa sanitaria per la salute mentale che si dovrebbe avvicinare al 5% della spesa sanitaria totale (come indicazioni nazionali e come realmente succede in molti Paesi europei). Purtroppo la media nazionale italiana è molto al di sotto di tale soglia e in particolare il Veneto è agli ultimi posti nella classifica delle regioni. Lo stigma per i pazienti psichiatrici è sempre molto alto ed ora alcuni esponenti politici parlano di tornare ai manicomi. In realtà noi non riteniamo che sia una soluzione! Non possiamo come familiari e utenti accettare queste considerazioni e far passare per soggetti «pericolosi» tutti gli utenti psichiatrici. Lo potrebbero essere se non adeguatamente presi in carico e seguiti, con farmaci nelle fasi acute ma anche con supporti terapeutici continuativi e inserimenti sociali e lavorativi dove possibile. È il momento che le istituzioni si prendano carico anche di questa branca della medicina che è molto complessa e ha la stessa dignità delle altre. Cristina Ceriani per il Comitato a Sostegno della Salute Mentale di Verona e provincia BUSSOLENGO

Cristina Ceriani

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