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Non si snellisce con 532 pagine di regole

Il 25 giugno scorso l’Agenzia delle entrate ha emanato la circolare numero 7/E che si compone di ben 532 pagine. Un lavoro molto impegnativo, costruito con la collaborazione della Consulta dei Centri di assistenza fiscale, conosciuti come Caf, che rappresenta una specie di «testo unico» delle centinaia e centinaia di oneri deducibili, detrazioni, deduzioni, crediti d’imposta che possono essere indicati in sede di dichiarazione dei redditi allo scopo di ridurre il carico fiscale del contribuente. Un lavoro egregio che si dimostrerà molto utile sia per l’Agenzia delle entrate, chiamata a verificare la corretta redazione delle dichiarazioni, sia per i Caf che per i professionisti impegnati nell’assistere il contribuente. Tuttavia sorge spontanea una riflessione. Quanti anni ci vorranno prima che il Governo, il Parlamento e le sue Commissioni, riescano a sfoltire questa foresta di norme? 532 pagine di indicazioni e interpretazioni sono il frutto di una sedimentazione legislativa che non può essere definita leggera. L’economia di un Paese ha necessità di poche e chiare norme. Giorgio Sartori 50&Più VERONA

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