Non si può chiamare «Parco»

Io sono molto grata che la zona ex caserma Passalacqua sia stata recuperata dopo anni di attesa. Viene chiamato «parco», ma dal mio punto di vista non c'è nulla che si possa così definire. Un viale alberato di tigli, ma il resto delle piante dov'è? Troppa pietra bianca con alcune panche per sedersi, ma chi si siede sotto il sole cocente? Nessuna pianta per ripararsi dalla calura. Un prato all' inglese... ma qui siamo in Italia e la siccità è un problema non indifferente. Si potrebbero mettere altre piante, disposte in modo che i ragazzi (e anche i «non più ragazzi») possano ripararsi dal caldo. È chiaro che non sono per nulla soddisfatta di questo che viene chiamato «parco». Non è ancora finito, e servirà ancora qualche anno; mi auguro che con questo tempo a disposizione verranno piantati ancora piú alberi. Maria Teresa Martari VERONA