Non servono le opere faraoniche

A noi piacciono le opere faraoniche, tipo il ponte sullo stretto con i costi faraonici conseguenti. Non ci interessano le piccole opere, tipo le buche nelle strade o gli argini dei fiumi. Lo scorso anno siamo stati colpiti da una siccità che ha ridotto l’afflusso d’acqua in modo consistente, situazione favorevole a sistemare i corsi d’acqua con costi e problemi minimi. La manodopera? Milioni di persone che percepiscono soldi pubblici per stare «in poltrona». Mi vengono in mente: immigrati ospiti dei centri di accoglienza, percettori del reddito di cittadinanza, persone con sussidio. Ma è più semplice aumentare le tasse o il debito pubblico. Della serie: nessuno verrà lasciato indietro, senza soldi facili. Massimo Carpene VERONA