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Non posso assolvere Berlusconi

Vorrei terminare la lettera iniziata dal sig. Gianni Toffali il quale, preso dalla foga di parlare di Berlusconi, dei suoi meriti, dei suoi detrattori e di ciò che spetta a questi ultimi per aver giudicato l’uomo anche dopo la sua morte (come sempre è accaduto, accade ed accadrà per tutti, per inciso, ma scommetto che fossero invise al sig. Gianni anche le critiche «in vita»), il quale, dicevo, mi pare non abbia concluso la sua lettera. Lo farò io, appunto! «Per ironia della sorte, la stessa che hanno negato all’uomo Silvio, li porterà dritti nella dimora dei malvagi». Dove loro malgrado ritroveranno l’oggetto dei loro severi giudizi: Silvio Berlusconi! Naturalmente è una licenza eccessiva quella che mi prendo, nessuno conosce le logiche divine, non certo il sottoscritto, ma nemmeno il sig. Gianni Toffali. Bruno Castellani VERONA

Bruno Castellani

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