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Non è colpa della scuola ma della famiglia

In riferimento articolo apparso su L’Arena il 18 febbraio, vorrei dire la mia, in virtù delle due signore o signorine, le quali per gli atti di vandalismo hanno girato la patata, più o meno come i politici. Non è colpa loro o dei genitori, si spiega, se succedono queste cose. La colpa è della scuola e degli insegnanti, se succedono queste cose. Questi atteggiamenti sono attribuiti alla scarsa attenzione della scuola e degli insegnanti che non capiscono il loro stato d’animo, non riescono a comprendere le problematiche di questi ragazzi. Per non parlare dei loro genitori che non si prendono responsabilità per non contrariare i propri figli; evitano, non vogliono vedere. Il sottoscritto ha 60 anni, mia moglie pure, e fa l’insegnante da 40. Poverina... In tutto quel che sta succedendo una parte di colpa sarebbe anche sua, perché non avrebbe saputo capire i suoi alunni, le loro problematiche. Anch’io ho un figlio di 28 anni, laureato, ma anche lui è stato giovane e non succedeva quel che succede oggi. E sapete il perché? Perché dietro c’era una famiglia. Ai miei tempi, finita la scuola, nel periodo estivo si andava a lavorare per potersi comprare il motorino o soddisfare i nostri capricci. Adesso i ragazzi passano tre mesi a vagabondare per la città, telefonino e sigaretta in mano, tanto ci sono i genitori che pagano. D’altronde, finché abbiamo programmi diseducativi come Sanremo, cosa possiamo pretendere? Braccia rubate all’agricoltura, si diceva una volta. Flavio Tondello VERONA

Flavio Tondello

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