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Niente estrema unzione per mia madre

Dal 3 gennaio ho la mamma ricoverata nella residenza per anziani di Villa Monga a Verona, e in questi giorni ho potuto verificare la professionalità, l’efficienza e la grande umanità del personale della struttura. Purtroppo negli ultimi giorni mia madre si è molto aggravata, quindi ho ritenuto di contattare il sacerdote della struttura, per poterle dare il conforto dei sacramenti, come sicuramente mia madre avrebbe desiderato vista la sua vita dedicata alla famiglia e alla Chiesa. Non è difficile immaginare con quale stato d’animo ho telefonato al sacerdote per chiedergli, compatibilmente con i suoi impegni, di dare l’estrema unzione alla mia mamma. Ma dall’altra parte del filo mi è stato risposto che non era possibile per impegni presi in precedenza e che comunque questo servizio (che per dovere di cronaca non si chiama più così) non è più contemplato nei doveri di un sacerdote. Io spero fortemente di aver capito male perché se non fosse così ribadisco quanto detto al prete per telefono, vale a dire che dovrebbe vergognarsi! Mia madre lascerà questa vita terrena senza il conforto dei sacramenti, ma il prete avrà sicuramente perso una buona occasione per essere in pace con la sua coscienza di uomo di Chiesa ma soprattutto di uomo coerente con i valori di umanità che dovrebbe insegnarci. Beppe Molinari VERONA

Beppe Molinari

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