Ma esiste il vero amico?

ontanei gesti che ci svelano il valore della vita. Ma l’amicizia vera, sincera, duratura, scevra da ogni sentimento di invidia, ipocrisia, interesse, che può nascondere secondi fini esiste davvero oppure è una nostra pura invenzione, un appiglio momentaneo per non sentirci soli? L’amicizia la troviamo nei posti di lavoro, nelle scuole, nei circoli, nelle occasioni di feste improvvisate, nelle conoscenze fortuite, in vacanza, nei viaggi e quasi sempre è piacevole e ci aiuta a condividere preoccupazioni, dubbi, sentimenti gioiosi, frivolezze che ci accompagnano nel nostro fare giornaliero. Spesso e volentieri però, a lungo andare, si smorza come una candela. Diceva Cicerone: «L’amicizia comincia dove termina o quando si conclude l’interesse». Meglio ancora Charlie Chaplin: «Ci vuole un minuto per notare una persona speciale, un giorno per volerle bene, tutta una vita per dimenticarla». Da ultimo il pensiero di Papa Francesco: «La vera amicizia consiste nel poter rivelare all’altro, la verità del cuore». Chi trova un amico trova un tesoro. Spesso lo sentiamo ripetere ma condivido tale espressione solo in parte. Esiste il grande amico, l’amico del cuore, il vecchio amico di scuola che, dopo anni, hai trovato per caso, il quale ti ascolta, condivide con te gioie e dolori, ti consiglia ma prima o dopo ti presenta il conto senza che tu te ne accorga se non dopo rapide considerazioni che ti lasciano perplesso, magari semplicemente con qualche parola o frase che ti ferisce e non c’è altro che questo espediente in apparenza innocuo ma alla fine letale che ti colpisce e lacera senza possibilità di guarigione. L’amicizia è un’arma a doppio taglio; quando un amico ti tradisce, in quel momento l’amicizia svanisce. A volte si può perdonare, ma persa la fiducia, il rapporto non torna più come prima. Ma il vero amico allora esiste e chi è? Giuliano Taborelli VERONA (...)

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