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Luce gratis? Attenti al condizionatore

Energia gratis? Per molti cittadini il contratto è stata una beffa
Energia gratis? Per molti cittadini il contratto è stata una beffa
Energia gratis? Per molti cittadini il contratto è stata una beffa
Energia gratis? Per molti cittadini il contratto è stata una beffa

Sono sempre più numerose le segnalazioni dei consumatori che hanno ad oggetto il contratto di compravendita di un condizionatore – o altro prodotto – che garantisce un vantaggio considerevole: la fornitura energetica decennale gratuita. In apparenza, davvero un affarone. In sostanza si stipula un accordo con una società, dopo una visita al proprio domicilio da parte di un incaricato nell’ambito di una vendita porta a porta, per la fornitura di caldaie o altri impianti energetici in cambio di luce e gas gratis in bolletta. Il costo dell’operazione varia dai 6.000 ai 10.000 euro per sopportare il quale i clienti sottoscrivono un finanziamento collegato alla vendita con l’istituto bancario o la finanziaria convenzionata. In questo modo la società vende ai clienti caldaie, impianti e pompe di calore – talvolta anche bici elettriche – promettendo per dieci anni la fornitura di energia elettrica e/o gas naturale gratuita fino ad un consumo massimo prestabilito. Fatti due conti il consumatore si accorge che, se tutto è vero, l’affare conviene, eccome. Per invogliare la sottoscrizione, pare che venga addirittura promesso di non dover più pagare il canone della televisione. Non c’è raggiro più insidioso. Solo successivamente gli sfortunati consumatori vengono a conoscenza dal Fornitore di Ultima Istanza – che subentra in automatico al proprio gestore in caso improvvisa inoperatività di quest’ultimo – che la loro società energetica è irreperibile, venendo così meno a tutti gli accordi precedentemente assunti. Insomma niente energia gratis. Anzi, per evitare l’interruzione del servizio, subentra in automatico l’Ultima Istanza con le relative condizioni tariffarie. Nei casi seguiti da Adiconsum Verona i consumatori avevano acquistato i beni proposti, con prezzi che arrivavano fino a 10.000 euro, nella speranza di ottenere un considerevole risparmio in bolletta che si sarebbe concretizzato negli anni a venire. Ma a causa dell’inadempimento della società venditrice gli stessi si sono ritrovati a dover pagare non solo le bollette di un altro fornitore ma anche le rate del prestito. Per fortuna una via d’uscita c’è. Adiconsum Verona ha assistito alcuni cittadini veronesi e sta ottenendo almeno la risoluzione dei contratti di finanziamento. Una famiglia aveva sottoscritto un contratto per l’importo di euro 6.300, ma non aveva ottenuto gli sconti nelle bollette né ricevuto la bicicletta elettrica promessa. La ditta aveva fornito solo un radiatore. Con un accordo transattivo, siglato con la finanziaria, la famiglia che si è rivolta all’Associazione ha chiuso il suo debito a saldo e stralcio. Certo non un epilogo felice ma almeno, nella sventura, una pronta ed efficace soluzione. Adiconsum Verona sta assistendo altri cittadini che si sono trovati nelle medesime condizioni a causa del comportamento scorretto di alcune società operanti nel Nord Italia e sopratutto nel Nord Est. Gli interessati che non l’avessero già fatto, possono mettersi in contatto con gli sportelli associativi per sapere come intraprendere la strada della miglior tutela possibile.

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