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Letta e la felpa che divide

La foto di Enrico Letta con tanto di felpa ben in vista, con il fondatore di Open Arms, Oscar Camps, la dice lunga del cambio di passo nel Partito democratico in tema di immigrazione. Basti ricordare la prima sparata di Letta da segretario in pectore dei dem: ius soli per tutti. Al povero Matteo Salvini non è bastato digerire (se mai ci è riuscito) e tentato di far digerire ai suoi elettori (ancor meno) di essere al governo con Di Maio, Speranza, Lamorgese, Orlando e compagnia bella per salvarsi dai assurdi procedimenti a suo carico. Adesso, dopo l’illusione di averla scampata con le assurde accuse del caso Gregoretti, ecco che, in concomitanza, dell’arrivo di Enrico Letta (con la sua felpa sponsorizzata «Open Arms»), alla guida del Pd, l’aria cambia e il povero Matteo si ritrova sotto processo per aver fatto il suo dovere di ministro dell’Interno. Non vorrei gufare ma, viste le premesse e il personaggio che attualmente guida i dem, credo che anche il caso Gregoretti tornerà di attualità. Chi di felpa ferisce di felpa perisce. CALDIERO

Enrico Bonturi

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