<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

La situazione è esattamente questa

Ho letto con soddisfazione l’articolo di Alessandra Vaccari sui passaporti. Finalmente si puntano i riflettori su una questione che forse, ai più, poco importa, ma è emblematico per quanto riguarda il rapporto tra cittadino e Pubblica amministrazione. Porto la mia personale esperienza, e posso garantire che quello che ho letto corrisponde esattamente a ciò che sto passando. Quello che viene consigliato nell’articolo, le procedure, io le adotto da una settimana, invano. In sole due occasioni mi sono apparse due finestre libere, e relativamente ad un unico giorno. Campo verde, clicco sull’unico orario disponibile, per quel dì, confermo la mia identità, al successivo step una didascalia mi informa che per quel giorno, quell’orario, non è possibile prenotare. Aggiungo che alle 13 in punto raggiungo la pagina dove si vedono i posti che la Questura mette a disposizione (un centinaio a volte anche meno), ebbene, alla schermata successiva, con la griglia della settimana, quei numeri non corrispondono alle caselle disponibili per quel periodo. Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, mi permetto di far notare che i 170 posti disponibili quotidianamente, cosi come riportati nell’articolo, non sono quelli che rilevo io sul portale. Cosi come non corrispondono altri posti che si rendono disponibili secondo quanto riportano sulla pagina web. Nel campo «Informazioni» si spiega come vengono ripartiti i posti disponibili, ossia: 130 per il lun. merc. e ven, 180 per i restanti. Ribadisco, perché «tocco con mano», i numeri effettivi sono ben altri. Che dire a questo punto, non ci resta che perseverare e confidare nella buona sorte, un po’ come giocare alla tombola. Sperando, altresì, che dopo l’articolo qualche aggiustamento, in meglio, vi sia. Lettera firmata

Lettera firmata

Suggerimenti