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La scelta verde di Parigi e il ko della Hidalgo

Anne Hidalgo, candidata alle presidenziali francesi, ha preso una sonora battuta d’arresto, generata dalle politiche con le quali ha gestito, come sindaco, la viabilità a Parigi. Un centro, quello della Capitale francese, che è stato reso più accessibile a biciclette e monopattini, limitando fortemente la circolazione dei veicoli. Credo che tutti possiamo essere d’accordo che l’eccesso di traffico crea molti problemi, ma i provvedimenti draconiani non tengono conto delle migliaia di situazioni nelle quali l’utilizzo dei veicoli non può essere sostituito dalle due ruote. Ciò infastidisce la gente, gli elettori che, al momento giusto, presentano il conto. Verona non è chiaramente Parigi, ma non sempre i provvedimenti adottati hanno trovato il consenso dei veronesi. Faccio un esempio concreto. Nel realizzare la pista ciclabile davanti a Castelvecchio, è stata inibita la fermata anche dei taxi, costringendo una signora con problemi di deambulazione ad andare a piedi sino all’inizio di corso Cavour - angolo via Roma, area nella quale il tassista può fermarsi per far salire e scendere i passeggeri. Tralascio il fatto che il tassametro, in attesa che, lentamente, arrivi la cliente, scatta come deve essere. Giorgio Sartori VERONA

Giorgio Sartori

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