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La Costituzione repubblicana è laica

Il 25 aprile 1945 è il giorno della Vittoria del movimento partigiano in larga misura egemonizzato dalla Sinistra Storica. Ventitrè anni prima avevano vinto i Fascisti. La Sinistra Storica e il Fascio avevano la stessa matrice «culturale». Si consideravano l’avanguardia del popolo. Pretendevano di avere il diritto di insegnare al popolo come si vive. La Sinistra Storica in forza della cultura dei Lumi come interpretata dai Giacobini di Francia nel 1789. La Destra Fascista in forza di un «me ne frego» che tagliava il nodo di Gordio della cultura a cui era estranea in radice. Nel 1925 Mussolini rivendicò la responsabilità morale e politica dell’assassinio di Matteotti. Doveva pagarne il fio a Dongo nel 1945. Nel 1944-45-46 la Volante Rossa ripagò con gli interessi i delitti dei Fascisti degli anni 20. Sia i Fascisti che la Sinistra Storica compirono delitti efferati contro i sacerdoti ed i notabili locali non allineati che chiedevano solo di vivere la loro vita normale come era sempre stato. Oggi non ci sono più le condizioni per temere il ripetersi di quelle esperienze tragiche. Allora il discrimine era lo stato di necessità, banalmente la fame. Oggi si discute del superfluo. Per merito del Movimento Cattolico dopo il 25 aprile 1945 ci fu il 18 aprile 1948 quando la Dc con i suoi alleati vinse le elezioni politiche generali. Anche oggi a ben guardare non esiste quasi differenza tra Sinistra e Destra. La stessa cosa viene vista come bianca quando si è all’opposizione e nera quando si è al Governo. Ed il popolo, come nel 1922, asseconda qualsiasi avventura i capipopolo gli propongano. Ci salva solo il debito pubblico: le contraddizioni politiche sono pagate e risolte spendendo soldi che saranno a carico delle future generazioni. C’è chi si consola con il pensiero che Di Maio è passato dal Vaffa day a ricoprire ruoli istituzionali. Nessuno chiede per contro alla Meloni perché ora che è al Governo non attua, senza se e senza ma, il blocco navale contro i migranti che pretendeva quando era all’opposizione. Non chiedo ai discendenti del Fascismo un atto di fede democratico; mi basta che siano al Governo avendo vinto le elezioni e che siano disposti a lasciarlo se la prossima volta le perderanno. Chiedo loro di essere autentici. Se non si riconoscono nel 25 Aprile hanno tutto il diritto di starsene a casa perché loro hanno vinto le elezioni e sono ora al Governo mostrando esattamente i valori o le cose in cui credono. La Costituzione repubblicana è laica nei suoi valori. Non delinea uno Stato etico. Del resto non mi fido della Sinistra anche nelle sue appendici democristiane perché hanno accumulato un debito pubblico enorme che nessuno più riuscirà a ripagare, per realizzare obiettivi che mi sono estranei. Sono dell’opinione che sia compito dello Stato creare condizioni di libertà e di giustizia. La solidarietà invece la lascio al privato che ne senta l’esigenza. Sono fedele alla dottrina sociale della Chiesa che si ispirava esattamente a quei valori senza pretendere che lo Stato eserciti anche la solidarietà sociale. Bruno Gilioli SOAVE

Bruno Gilioli

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