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L’Ue è il posto al mondo in cui si vive meglio

La Russia ha invaso l’Ucraina. Questo è un fatto. Diritto naturale dell’Ucraina difendersi e respingere il nemico. Anche questo è un fatto. Comprensibile che le persone che in Ucraina non possono combattere, chiedano aiuto all’estero. L’estero in questo caso è la Polonia, la Romania, la Moldavia. Paesi Ue. Secondo il diritto comunitario, l’accoglienza spetta a quei Paesi. Solo in un secondo momento eventualmente si parlerà di redistribuzione nell’ambito Ue. In teoria la guerra russo-ucraina non riguarda la Ue. In pratica già l’accoglienza è un problema. L’Unione Europea non dà fastidio a nessuno. Ambisce solo ad essere lasciata in pace. Per vivere in pace bisogna che anche gli altri amino la pace. Come dimostra l’Ucraina, puoi venire aggredito da chi ha un’altra visione del mondo. L’Unione Europea è il posto al mondo dove si vive meglio. Questo stato di grazia ottenuto con cinque secoli di guerre intestine, va mantenuto ad ogni costo. Questo stato di grazia ha le dimensioni perfette per potersi gestire in autonomia mondiale. Serve una unione politica in cui gli stati nazionali abbiano un ruolo simile a quello delle nostre Regioni. Serve un esercito comune europeo. Ci vuole una polizia di frontiera comunitaria. Ci vuole una politica economica cauta e tesa a favorire la sicurezza economica del continente nel lungo periodo. Essenziale in questo che tutto quello che va oltre la sicurezza sanitaria dei cittadini dell’Unione, sia gestito solo dalla generosità dei privati. Dalla povertà si esca non con il reddito di cittadinanza ma solo con il proprio impegno personale. In Europa si venga solo per turismo. Nessuno deve entrare in Europa né per lavoro né per investire. Neanche chi fugge dalla guerra. Per chi è fuori dall’Europa l’unica regola sia: aiutiamoli a casa loro. Anche l’Ucraina. Ha senso che l’Unione aiuti l’Ucraina con mezzi ed armi con scopi di prevenzione di eventuali aggressioni ai nostri danni. In generale gli aiuti siano gestiti con grande attenzione per non fare errori di prospettiva. Prima di entrare nell’Unione un Paese terzo deve dare garanzie di aver accettato i valori europei. Garanzie reali di comportamento politico coerente di lungo periodo. Per realizzare questo programma serve una classe politica coraggiosa espressione di gruppi sociali coesi. Forse la vicenda ucraina può accelerare la formazione coerente di una nuova classe dirigente europea. Bruno Gilioli SOAVE

Bruno Gilioli

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