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L’indifferenza è il male maggiore

Verona e provincia sono i territori più consumati per espansione edilizia, in costante evoluzione e con il maggior numero di capannoni inutilizzati. Si continua a parlare di territorio ed ambiente, di futuro per i giovani, di risoluzione dei problemi idrogeologici nazionali: la realtà al suolo depone per opposti obiettivi. Ironia della sorte, il comune rilascia i progetti attraverso la vecchia commissione edilizia, ora chiamata commissione locale per il paesaggio (sic!). In questa commissione è naturale trovare professionisti del settore che operano nei territori viciniori e che per progetti in loco agiscono tramite studio associato. Spesso gli stessi amministratori pubblici, sindaco, sono titolari di studio tecnico. Viene da domandarsi se un contesto così qualificato professionalmente non tenga conto dello sviluppo armonico edilizio, salvaguardando gli interessi generali della comunità. Le strade sono rimaste quelle di decenni fa, con cicatrici perenni per il manto stradale dovute a ripristini da dilettanti allo sbaraglio, le valli di portata occasionale di centinaia di metri cubi di acqua sono ridotte ad un deflusso con ridicoli diametri di tubazioni di scolo, la viabilità non è nemmeno valutata. Per chi si trova in contraddittorio e vuole incidere sulle scelte, il compito è molto arduo. Pur scrivendo agli enti preposti con posta certificata, tutto tace. Qualche anno addietro, esisteva il comitato di controllo regionale con sede staccata nelle province, al quale venivano sottoposte tutte le delibere comunali, edilizie comprese. Serviva da filtro... L’unica via democratica rimane quella del tribunale, dove le sentenze arriveranno anni dopo, non senza aver sostenuto personalmente le spese per il proprio avvocato e quant’altro. Una seconda via rimane quella del volantinaggio locale, pure costoso, dove certamente in genere i singoli interessati all’argomento, trovandoti per strada non ti salutano come prima... Viva la Democrazia. «Tempi di grandi responsabilità, dove in genere il politico è latitante. L’indifferenza è il sentimento più pericoloso e più dimostrativo del periodo di decadenza che stiamo attraversando. I valori si sono impoveriti, l’indifferenza è il male maggiore. Un popolo indifferente torna indietro nel tempo, si preoccupa solo dell’individuo e assai meno della comunità (interessi generali). Non è più popolo e tantomeno sovrano». Francesco Marchiori BARDOLINO

Francesco Marchiori

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