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Investimenti a pioggia senza visione

Spero che la mia storia personale di civil servant ed esperto di settore giustifichi questo mio intervento e nessuno voglia attribuire a questa nota il significato di una difesa d’ufficio dell’operato della Soc. di Progettazione di cui faccio parte. Leggo con vero stupore che parte della maggioranza del sindaco Tommasi, e in particolare i componenti del Pd, si sono espressi contro la realizzazione del sottopasso ferroviario del Central Park, opera compensativa della Tav, i cui costi risulterebbero coperti solo al 50%. In base allo stesso ragionamento andrebbe cancellato il progetti filobus e – secondo la logica del Pd – sostituito dalla messa a disposizione di monopattini. In tali termini si pone infatti il suggerimento di opere «strategiche» alternative proposte dal gruppo in varie parti dell’area urbana: piste ciclabili e un paio di rotatorie. È la solita logica degli investimenti a pioggia senza alcuna visione dei destini del territorio di Verona: una città «a clessidra» in cui la parte nord e quella sud sono collegate dal solo cordone ombelicale di viale Piave. Difficile pensare si possa essere così privi di immaginazione rispetto a un progetto che avrebbe dovuto essere predisposto già molti anni fa e che solo ora può venire a soluzione grazie al contributo delle opere compensative. Ho partecipato all’incontro con l’assessore Ferrari nel quale si è spiegato che l’allineamento del sottopasso con via Golosine porta certamente a un incremento di traffico su tale arteria urbana nell’ora di punta, ma tale incremento risulta comunque di un quarto inferiore alla capacità teorica della strada (ovviamente nella sola or di punta). Tale aggravio inoltre si ridurrebbe sia in relazione agli ambiziosi programmi dell’assessore di ridurre il traffico veicolare a favore del mezzo pubblico (sempre che l’Amt non riduca ulteriormente il servizio), sia da alcuni «provvedimenti amministrativi» sulla viabilità idonei a ridurre l’accesso da via Golosine a via Roveggia, convogliando su questa fin dall’intersezione con Stradone S. Lucia i flussi di traffico diretti alle strutture commerciali e artigianali ubicate su tale arteria. Naturalmente non mi nascondo le difficoltà di acquisire le risorse necessarie a realizzare il progetto, ma spero vivamente che fra Pnrr e fondi per le Olimpiadi si possa trovare una soluzione praticabile e che sulla questione, considerata l’importanza del tema urbanistico, si riapra un dibattito consapevole e almeno di evidenza pari a quello sulla stella caduta. Tullo Galletti VERONA

Tullo Galletti

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