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Il Pd non vuole imparare dai propri errori

Sembra che il Pd non voglia proprio imparare dai propri errori ed eleggendo la Schlein l’ha dimostrato di nuovo. Non perchè sia donna o trentasettenne. Cosa c’entra? La Meloni ne ha quarantasei ed è presidente del consiglio quindi non è nemmeno una grande novità. L’errore consiste nel farsi rappresentare da personaggi con cui gli elettori non si identificheranno mai. La signora Schlein è figlia di due professori universitari, uno statunitense e l’altra svizzera, ha una sorella che ricopre alti incarichi diplomatici e discende da uno zio che è stato senatore della repubblica. Ha cittadinanza Usa ed anche Svizzera (di quella italiana sui giornali che ho letto non si parla ma presumo che ce l’abbia). Ha girato il mondo di continuo ma in prima classe. Ha cominciato la carriera politica aiutando Obama negli Usa per due volte e poi ha fatto l’europarlamentare. In pratica questa signora non ha mai avuto bisogno di lavorare per procurarsi la pagnotta. Fortunata lei ed anche brava a mettersi in gioco ma la massa degli elettori del Pd non la inquadrerà mai come una di loro; sarà sempre una che non ha idea di quanto sia dura tirare avanti e di cosa abbia veramente bisogno la gente comune. Proprio come la maggior parte dei segretari espressi dal Pd che sono stati fatti fuori non solo dalle loro macchinazioni cervellotiche ma anche dalla poca empatia che provocavano e che dimostravano. In un partito che ha come valore imprescindibile la difesa dei ceti più deboli questa scelta non può funzionare a lungo. Secondo me quelli che all’interno del Pd stanno rumoreggiando e minacciano la scissione l’hanno capito. C’è bisogno di un approccio nuovo all’elettorato ed alla politica, non della solita brodaglia radical chic guarnita con una bella ciliegina rappresentata dal fatto che Schlein è donna e giovane. Luca Dal Canal VERONA

Luca Dal Canal

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