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Il mio grazie all’avvocato Giardini

Anni fa, in un momento difficile della vita, sono stata indirizzata allo studio legale dell’avvocato Lorenzo Giardini da una persona anziana, che non conoscevo. Colpita dal suo racconto, accettai il consiglio e chiesi un appuntamento all’avvocato. Da quel giorno ebbi un difensore onesto e professionalmente capace, un ferreo difensore della giustizia. Oggi, avvocato Lorenzo, Lei se n’è andato. In silenzio, in un pomeriggio di ottobre, dopo aver atteso il suo settantottesimo compleanno, con la sua valigia colma di ricordi e di cause vinte, con il suo pc accanto al letto e le copie delle due ultime lettere scritte, in attesa di una risposta che non sarebbe giunta in tempo. Era venerdì 8 ottobre, quasi alla fine dei suoi ultimi giorni di sofferenza, vissuti con coraggio e serenità, mentre avanzava l’oscurità della notte, quando ci siamo visti per l’ultima volta. La ringrazio, avvocato Lorenzo, di avermi aiutata e difesa nei momenti di oscurità e incertezza, di dolore e confusione. La ringrazio di avermi difesa nelle grandi difficoltà legali, perché sappiamo bene come riesce facile al pesce grosso ingoiare quello piccolo e solo; ma Lei, con tenacia, coraggio e grande professionalità mi ha dimostrato l’importanza di arrivare alla vera giustizia, umana e legale, nel diritto e rispetto delle persone e delle cose. Mi ha dimostrato attraverso i fatti concreti quanto sia importante il coraggio di vivere, lottare e affrontare difficoltà e incomprensioni senza fine. Per Lei e con Lei con fede, speranza e carità sono sicura che si possa arrivare in capo al mondo... Ricordo il suo ultimo messaggio in quel dialetto che lei utilizzava spesso con gli amici: «Me racomando, la passa el testimone ne le mani giuste. La ghe pensa ben...». Il mio ringraziamento, di certo, si aggiunge a quello di tanti altri da lei assistiti con generosità e competenza. Chiuderò allora questo mio piccolo ricordo con le parole di mia madre: «Là nella grande Patria, nella libertà dell’infinito ove cessa ogni ingiustizia, ogni abuso, ogni finzione, ove la cattiveria si deve fermare e solo anime giuste possono entrare; là ove vive solo armonia». Rita Pasquali VERONA

Rita Pasquali

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