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Il «diamante» del centro sinistra

Desidero esprimere il mio apprezzamento per il bell’articolo di Alessia Rotta, consigliera comunale del Pd a Verona, apparso su Huffington Post attorno ai risultati elettorali delle ultime amministrative. Secondo Alessia Rotta c’è «un diamante», costituito da Bergamo, Brescia, Mantova, Vicenza, Padova, Trento fino ad Udine, con al centro la nostra Verona da cui ripartire, come centrosinistra, richiamandosi alle potenzialità dei territori, potenzialità sociali, economiche ed infrastrutturali. L’immagine è suggestiva; i sindaci di queste città del settentrione operoso, proposte e facce credibili, l’ultima quella di Giacomo Possamai neo sindaco di Vicenza, hanno manifestato ricette operative di governo diverse, ma tratti e profili ispiratori simili, un impasto riuscito di «zero promesse, pochi proclami altisonanti», laboratori concreti in sintonia con le imprese innovative, il mondo della cultura, la cura delle persone condivisa con l’associazionismo ed il volontariato. Queste città, per così dire dell’asse padano, lungo il tratto autostradale che va da Bergamo a Ovest fino ad Udine a Est, lontane dagli occhi e dalle attenzioni dei capoluoghi di regione, pur con le loro contraddizioni e i loro limiti, possono ora, meglio debbono fare squadra per costruire una mappa del riscatto della politica e non lasciarsi vincere dalla rassegnazione verso la destra, all’apparenza saldamente in sella. Perché qui, quando ovunque il centrosinistra o i suoi pezzi perdono, invece si vince? Una domanda ricca di stimoli, netta nella sua essenzialità che già Massimo Cacciari (politica e visione), Giorgio Lago (giornalismo e coscienza) e Andrea Zanzotto (poesia e profezia) ebbero il coraggio e la forza di porre molti, molti anni fa. Dopo un generale e forte interesse, fu il silenzio. Occorre tornare a far rumore. Giancarlo Mastella VERONA

Giancarlo Mastella

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