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Il controllo delle nascite

Mentre nel nostro Paese si assiste ad un progressivo calo delle nascite perché un tempo, quando eravamo una nazione agricola, i figli erano considerati un dono divino per future braccia nei campi e ora, con la crisi economica e la conseguente difficoltà di dare un futuro dignitoso ai figli, le nuove coppie limitano il numero della prole, in altri Paesi tale problema non viene percepito. Questa diminuzione della natalità italiana viene compensata dall’aumento di quella degli immigrati che determina così i problemi sociali di convivenza, comuni alle società multietniche. In Paesi come la Cina e l’India l’aumento demografico è in qualche modo gestito e controllato dallo Stato e chi espatria lo fa con la certezza del lavoro, altrettanto non si può dire dell’aumento incontrollato delle nascite nei Paesi africani, dove un tempo c’era una selezione naturale dovuta alle malattie che decimavano la prole, ma che ora con l’aiuto di medicinali e aiuti sanitari sono scomparse. Per la fame tutte queste numerose famiglie costringe madri incinte e figli o minori da soli ad essere imbarcati sui gommoni degli scafisti nella speranza che qualcuno possa prendersi cura di loro. Se, come dai più è considerato inevitabile, il flusso migratorio dovrà essere fermato alla fonte, sicuramente agli indispensabili aiuti umanitari ed economici saranno altresì necessari interventi incisivi per una campagna di informazione sul controllo delle nascite. Roberto Bassi CAVALCASELLE

Roberto Bassi

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