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I fazzoletti riportateli a casa vostra

Mi rivolgo a L’Arena per segnalare il problema che affligge, tra gli altri, la Lessinia in ogni calda estate: i fazzoletti abbandonati nei boschi con relative tracce fisiologiche dei gentili escursionisti e amanti del pranzo en plein air. Nonostante i corsi di educazione ambientale, ogni anno la stessa storia. Il bello è che la maggior parte dei «depositori», depositano vicino ai sentieri e ai luoghi di passaggio, dietro la curvetta appena dentro il bosco, spesso in proprietà privata e non di rado vicino alle case; hanno forse paura della zecca? Sì, perché la faccenda mi sembra lampante, quando si teme così tanto la natura, giocoforza non la si rispetta. E così, non è raro imbattersi in stuoli di fazzoletti e relativi regali su sentieri battutissimi o vicino ad antiche stalle, di proprietà di qualcuno. Basterebbe, dico io, applicare l’etichetta dell’escursionista, che non lascia le sue impronte dove passa, basterebbe uscire dal sentiero, scegliere zone discoste dal passaggio, fare una buca, coprire il risultato con terra e sassi e portarsi via gli orridi fazzoletti. La natura poi, nella sua grande magnanimità, trasformerebbe il tutto in qualcosa di buono. Se tutta questa procedura risultasse troppo complicata, le soluzioni sono due: ci si trattiene o si va in un locale pubblico, si prende qualcosa e si chiede di usare il bagno, così facendo si sostiene (un po’) l’economia locale e non si imbratta un luogo dove si è di passaggio e non padroni. Non so se lo sanno, i «fazzolettisti seriali», ma un fazzoletto di carta impiega ben 12 settimane ad essere meno impattante alla vista. Sono tre mesi di inquinamento visivo che si potrebbero evitare; ben più grave lasciare vicino al passaggio di altri, le feci umane: in tempi di pandemia, non si è mai visto un tale dispregio delle più semplici regole igieniche. Direi poi al genialone che mette le feci dentro un sacchetto di plastica e poi le lascia sul sentiero, che i netturbini di Bosco Chiesanuova non si recano nei boschi, sperano anche loro nell’evoluzione dell’Homo Sapiens Sapiens. Lettera firmata

Lettera firmata

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