<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

I dipendenti per noi sono determinanti

Evidentemente non sono particolarmente simpatico al signor Barbieri, il quale alla fine della sua lettera del 12 aprile, mi invita a dimettermi. Potrebbe anche essere una buona idea; vorrei poter precisare alcuni aspetti su cui ha posto l’accento. Riferendosi alla criticità ormai diffusa nel reperire personale nel settore turistico, egli mi attribuisce una frase in cui avrei dichiarato «che non sia una gara a chi offre di più». Ebbene, questa considerazione l’ha fatta il mio collega presidente del lago, Ivan De Beni, il quale, se lo riterrà, puntualizzerà il suo pensiero che peraltro ha un senso. Chi lavora nel nostro settore, viene inquadrato facendo riferimento al contratto collettivo del turismo, che non prevede retribuzioni di 5 euro/ora come lui scrive. Le strutture di Verona che sono 66, hanno, nella maggior parte, personale dipendente in regola a tempo indeterminato. Alcuni vengono assunti a tempo determinato nell’alta stagione che va da aprile ad ottobre appunto perchè vi è necessità di un potenziamento dell’organico. In pochissimi casi ricorriamo al lavoro a chiamata, sicuramente più utilizzato nella ristorazione. I nostri collaboratori sono il cuore delle nostre aziende, assolutamente importanti, direi determinanti. L’albergatore avveduto cerca di premiare i migliori, incrementando in molti casi i compensi stabiliti dai contratti nazionali. Non è solo una criticità legata al nostro mondo purtroppo. Mancano addetti nell’edilizia, nel mondo dell’artigianato, nella ristorazione, nel manifatturiero; un po’ ovunque. Non mi voglio dilungare su quelle che, a mio modesto avviso, possono essere delle soluzioni. Sono sempre a disposizione per parlarne essendo per davvero un tema molto sentito e attualissimo. Barbieri chiude la lettera con un’altra affermazione che riporto testualmente: «quando alzano i prezzi e io pensionato non me li posso permettere, lo fanno tutti assieme e non possono dire "ma la colpa è del reddito di cittadinanza "poichè se mi pagano 4-5 euro all’ora, quando ho messo la benzina per andare a lavorare è meglio rimanere a casa». Confesso che questa frase l'ho letta e riletta più volte ma non ne ho colto il senso. Preciso solamente che i prezzi sono liberi, ogni struttura ricettiva (e non solo alberghiera) li gestisce in autonomia, tant’è che basta aprire Internet per appurare quanto affermo. Invito il mio «sostenitore» a venirmi a trovare: magari davanti ad un caffè potrei provare a convincerlo che non siamo biechi sfruttatori come ci descrive. Giulio Cavara FEDERALBERGHI VERONA

Giulio Cavara

Suggerimenti