Greta e le generazioni che verranno

Resto basito a dir poco della lettera scritta da un lettore dal titolo: «Clima, attenti la Co2 non è un inquinante». Capisco dare lo spazio a tutti ma è imbarazzante quanto scritto dal lettore. Un altro «terra piattista» negazionista e revisionisti? Ma come si fa, mi chiedo, a dire che la Co2, insieme al metano aggiungo io, non siano uno dei fattori più inquinanti del pianeta. Certo che lo affermano scienziati, fisico e meteorologi, altrochè! La giovane Greta, ha dato un ottimo contributo alla consapevolezza dei cambiamenti climatici (e poi ci lamentiamo dei giovani che non si prendono le responsabilità). È sotto gli occhi di tutti l'aumento incessante delle temperatura media nel mondo, la desertificazione, la scarsità di piogge o la loro violenza, l'aria sempre più inquinata, il disgelo dei ghiacci a tutti i livelli, l'aumento di temperature dei mari e oceani eccetera eccetera. Ma come si fa a non essere convinti che la Co2 con l'impronta umana sono i fattori principali del cambiamento del clima. Certo in tutti le ere ci sono stati cambiamenti di ogni genere, ma la velocità che dal secolo scorso, inizio dell'età industriale, è aumentata la temperatura, con tutti fenomeni associati, è esponenziale; come mai si è osservato; studi fatti da emeriti scienziati. La Co2 non è inquinante? Così viene scritto. La Co2 viene assorbita dalla piante che la elaborano con l'acqua attraverso la fotosintesi per il glucosio e regalandoci ossigeno, questo viene insegnato fin dalle elementari. Ma se l'equilibrio viene meno ecco che allora diventa dannosa. L'equilibro viene meno per il fattore uomo con le sue attività e sfruttamento delle risorse. Viene tirata in ballo la Cop27, lo stesso segretario Onu ha dichiarato che siamo sull'orlo del baratro, le il tempo per invertire la rotta sta per scadere; la stessa nostra presidente del consiglio dice che la transizione deve accelerare. Tutti complotti, tutti che si fanno pilotare? Suvvia siamo seri! Ognuno si faccia la propria opinione documentandosi però da fonti credibili. Poi se si vuol continuare a credere che la «terra è piatta», liberi di farlo. Speriamo che ci siamo altre Grete che ci aiutino nel percorso di cambiamento dello sviluppo umano perchè altrimenti povere saranno le generazioni che verranno. Lettera firmata