Fu l’unico a interessarsi per Architettura

Attraversando Ponte Navi, ho visto a terra il serto di fiori destinato alla memoria dell’on. Pasetto, ed ho pensato al gesto di un personaggio da poco, che si sfoga sui fiori non avendo di meglio da fare nella vita. Pazienza, Pasetto viene ricordato per la sua attività politica, ma soprattutto per la legge che, abolendo l’obsoleta figura dei Procuratori Legali, modernizzò la Classe Forense italiana. Credo però valga la pena che citi un episodio che ritengo inedito. Ero presidente del Collegio Ingegneri ed Architetti di Verona che si stava adoperando per promuovere l’idea della realizzazione nella nostra Città di una Facoltà di Architettura. Avevo scritto a tutte le istituzioni possibili, ai politici ed agli amministratori locali, trovando il gelo nel mondo accademico e tiepide parole di circostanza da poche altre parti; solo l’on. Pasetto prese la cosa con entusiasmo. Venne a trovarmi e gli spiegai che Verona, quarta città d’arte in Italia, era l’unica priva di una Facoltà di Architettura; che vi erano spazi nelle caserme dismesse; che la città era baricentrica tra Milano e Venezia ed avrebbe raccolto un bacino significativo a partire da Bolzano fino alla Romagna (le sedi di Mantova e Ferrara erano forse in mente dei). Giovava la presenza di un’Accademia di Belle Arti quotata e consolidata, oltre all’appoggio della Scuola Superiore di Artiglieria e Genio di Torino, contattata da me, che avrebbe avuto piacere di proporsi come motore per istituire a Verona un Corso di Storia dell’Architettura Militare. Dopo qualche tempo venne a dirmi, oltre a confermarmelo con una lettera, che la Commissione Parlamentare che si occupava del tema aveva approvato l’idea all’unanimità e che era ormai pronto a percorrere la strada della formalizzazione con i necessari provvedimenti. La cosa finì li, perchè la notizia dell’incidente arrivò pochi giorni dopo. Verona ha perso un parlamentare entusiasta ed una opportunità culturale non trascurabile. Alberto Maria Sartori VERONA