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Ecco cosa possiamo fare

Siamo un po’ tutti a conoscenza di programmi per incominciare a risolvere il problema del cambiamento del clima. Il primo fra tutti è abbandonare i combustibili di natura fossile (carbone, gas naturale, petrolio e derivati) ed anche i grandi incendi di boschi e foreste utilissimi per assorbire anidride carbonica ed emettere ossigeno. Gli scienziati, veri specializzati negli studi sul clima, anche se accusati di allarmismo da chi probabilmente ha grossi interessi da difendere, dicono che si sta avvicinando il momento di non ritorno. La transizione verso l’energia pulita alternativa è indispensabile, ma non solo per ridurre le emissioni di CO2, ma anche per avviarci in fretta per salvare il Pianeta per le future generazioni. Queste avrebbero il diritto di avere in eredità Madre Terra, migliorata anziché deteriorata; purtroppo è vero il contrario, a nostra vergogna. E sarebbe augurabile che tutte le forze politiche delle nazioni e del mondo, maggioranze e opposizioni, collaborassero al sollecito varo di leggi sul clima e sull’ambiente. La transizione è necessaria poiché nessuno può farcela da solo, ma iniziando tutti insieme si eviterebbero costi economici e umani per cataclismi che risulterebbero inferiori a quelli che occorrono per riparare ai danni materiali e morali con tasse, spesso occulte che peserebbero su tutti. Gli scienziati affermano con cognizione di causa che «se smettessimo ora in tutto il mondo all’improvviso di aumentare la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera, la Terra smetterebbe di riscaldarsi solo tra quindici, vent’anni». Meditate gente, meditate. Giancarlo Maffezzoli GARDA

Giancarlo Maffezzoli

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