<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Due tragedie e il problema dello Ius soli

I due ultimi drammatici episodi legati a problemi di integrazione di giovani extracomunitari, uguali nella loro tragica fine, sono diversi nel contesto in cui si sono sviluppati. Il primo riguarda il suicidio del giovane etiope Seid, adottato con impegno da una famiglia italiana e cresciuto e integrato fino a farlo diventare una promessa del calcio superando qualche difficoltà per le sue origini africane. L’altra drammatica storia riguarda la 18enne pachistana Saman che si era integrata nel nostro mondo occidentale cambiando abitudini di vita, non rispettando più le regole islamiche imposte dalla sua famiglia a tal punto da essere eliminata dai suoi stessi parenti. C’è da chiedersi se siamo noi i cattivi bianchi, razzisti quando accogliamo per lavoro gli extracomunitari, gli diamo lavoro e libertà o sono loro che rifiutano l’integrazione e non si adeguano alla convivenza nel rispetto delle nostre leggi. Dal secondo drammatico episodio si può anche capire il problema che verrebbe generato dallo Ius soli: un minorenne, che avrebbe tutti i diritti di cittadino italiano con la nascita, dovrebbe comunque sottostare alle regole di vita imposte dalla sua famiglia e dal Paese da cui provengono i familiari, che sono condannate dalla nostra legislatura. Roberto Bassi CAVALCASELLE

Suggerimenti