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Dov’è finita l’iscrizione dantesca?

Sulla facciata della Biblioteca Capitolare in piazza Duomo, non so da quando né perché proprio quella citazione, era riportata un’iscrizione dal VI Canto del Paradiso di Dante: «Cesare fui e son Iustiniano, - che, per voler del primo amor ch'i' sento, - d'entro le leggi trassi il troppo e 'l vano». M’ero quasi affezionato a questo condensato di saggezza che magari fosse condiviso dai nostri parlamentari, assumendo come compito principale la semplificazione dell’ordinamento e non la sua complicazione con norme sempre più fitte ed intricate. Quando ero andato per fotografarla, la facciata era coperta dalle impalcature. A restauro apparentemente ultimato, senza impalcature, sono tornato fiducioso ma… l’iscrizione non c’è più. Sparita. Qualcuno sa dire dov’è finita e perché è stato tolto questo che, se non altro, ricordava la presenza di Dante? Arrigo Cavallina VERONA

Arrigo Cavallina

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