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Diventerà un’occasione perduta

Su L’Arena del 10 settembre è stata pubblicata una foto di villa Pullè, a corredo di un servizio riguardante il quartiere di Chievo e della sua festa (sagra) annuale. Richiamandosi alla villa l’articolo ricorda come «il complesso architettonico di villa Pullè rappresenta un gioiello di grande valore», e che 2013 sono previsti nuovi restauri, «dopo decenni di vandalismi ed abbandono». Magari! L’ultima nota riguardante questa immensa struttura e le sue diverse e prestigiose pertinenze, tutte di proprietà dell’Inps e quindi dello Stato, fa riferimento ad una scelta operata dall’Istituto di Previdenza, relativa all’incarico affidato ad una società immobiliare controllata dalla Cassa Deposito e Prestiti, quindi del Ministero del Tesoro, di ricercare un acquirente cui poterla (oramai) svendere. Mi sorprende come la politica veneta o veronese non abbiano saputo cogliere l’occasione per trasformare le diverse strutture facenti parte del compendio immobiliare in luoghi idonei per la erogazione di servizi di pubblica utilità, collegando le varie pertinenze alle tante possibili direzioni ed utilizzi. E fra queste, ad esempio delle strutture sanitarie, universitarie, museali, residenziali. In ogni caso, ed in assenza di altri utilizzi considero utile anche l’uso dell’area di pertinenza di villa Pullè per la celebrazione di eventi popolari come la sagra del quartiere. Giuseppe Braga VERONA

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