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Devo anch’io fare locazione turistica?

Caro sindaco, sono una residente in Ztl che convintamente l’ha seguita in alcune sue passeggiate elettorali, nella speranza di un cambiamento radicale delle politiche di amministrazione della città. Ho seguito con attenzione, attraverso la stampa ed anche in alcuni incontri, quanto Lei e la Sua giunta dichiarate di voler fare. Lodevole il proposito di ascoltare tutti i cittadini e le categorie, però ora, a distanza di sei mesi dalle elezioni amministrative, vorrei si passasse ai fatti. E i fatti, purtroppo, per noi residenti in Ztl, sono quelli che ha mirabilmente descritto la posta della Olga di alcuni giorni fa. Mentre L’Arena snocciola i dati delle migliaia di presenze in città e loda la polizia locale per i sensi unici pedonali e per il blocco delle auto a Porta Nuova, noi residenti ci accolliamo nel quotidiano tutto il peso delle scelte amministrative finora fatte e non ancora nel concreto disconosciute e cambiate. Noi residenti usciamo a malapena dal portone di casa attraversando un muro di corpi vocianti a tutte le ore e spesso ci sentiamo pure redarguiti da persone maleducate e se ti permetti di fare loro qualche osservazione diventano addirittura minacciose. E allora dobbiamo tenerci i bisogni degli animali (e spesso degli umani) sul portone di casa, la musica ad alto volume dei locali, la puzza delle ristorazioni prive di canne fumarie dotate di abbattitori, i cassonetti stracolmi di rifiuti con i topi che scorrazzano, i parcheggi creativi di molti che impediscono di scaricare almeno la spesa a casa, i mercatini e le sagre di ogni tipo nei luoghi più belli della città con conseguenti rumori, caos e rifiuti. Potrei elencare mille episodi al riguardo ma mi limito ad una domanda: cosa resta di tutto ciò alla città e ai cittadini? E cosa si toglie? Mi permetto di chiederle, fra i suoi mille impegni, di trovare il tempo per fare di nuovo una passeggiata con noi residenti nel cuore della città e di vedere con i suoi occhi cosa accade e cosa non va e si può cambiare. Io, come molti altri residenti, non sono una benestante con la puzza sotto il naso (come vorrebbe lo stereotipo) ma sono una cittadina elettrice che ha alcuni diritti (al riposo, alla lettura, allo studio ad esempio) calpestati e che chiede al suo sindaco di mettere in pratica una diversa visione della città e del godimento del patrimonio pubblico. Da un punto di vista meramente razionale so che mi converrebbe risolvere il problema destinando la mia abitazione a locazione turistica e con il ricavato pagarmi ampiamente il mutuo o l’affitto per andare a risiedere in una zona più confortevole e tranquilla. Ma sono una inguaribile e testarda romantica, per cui le propongo ancora una volta questa istruttiva passeggiata post-elettorale prima di disilludermi definitivamente. Franca Caramazza VERONA

Franca Caramazza

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