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Decisioni Ue contro il cibo made in Italy

Sicuramente i padri fondatori che hanno ispirato l’Unione europea, i nostri De Gasperi e Spinelli unitamente ad Adenauer, Schumann e altri, avevano nella loro mente visionaria un’Europa dei popoli e non un’Europa dei grandi poteri economici e finanziari. Un’Europa in cui ogni popolo mantenesse la propria sovranità, le proprie tradizioni e la propria cultura e non fosse appiattito da strategie mondialiste tendenti ad uniformare tutto in un nuovo ordine mondiale con l’obiettivo di creare un grande mercato di consumatori al servizio delle multinazionali e della finanza internazionale. Purtroppo il potere è nelle mani di chi gestisce l’emissione della moneta e del conseguente potere del sistema bancario e delle società finanziarie internazionali. Detto questo, mi piace introdurre ciò che sta a valle delle grandi strategie, che apparentemente è meno importante, ma in realtà non lo è. Mi riferisco all’approvazione da parte della Commissione Europea di un provvedimento che blocca ogni sussidio per la promozione di vino, alcoolici, carni rosse e salumi e prevede di etichettare questi alimenti come potenzialmente cancerogeni. Questa etichetta semaforo, formata da vari colori, dovrebbe scoraggiare i consumatori ad acquistare i prodotti che secondo l’etichetta stessa sarebbero quindi potenzialmente cancerogeni. Guarda caso, i prodotti considerati tali appartengono in gran parte all’agroalimentare italiano, mentre vengono approvati come salubri e quindi che giovano alla salute cibi prodotti da società multinazionali costruiti in laboratorio, come, ad esempio, gli hamburgher e le bistecche di carne sintetica, le farine di insetti e non solo. È questa l’Europa che sognavano i padri fondatori? No di certo! De Gasperi, Spinelli e gli altri si stanno rigirando nelle rispettive tombe come trottole. È sull’applicazione pratica dei provvedimenti europei dovuti a trattati firmati con leggerezza che dobbiamo discutere. Chiedere di rinegoziare i trattati firmati a suo tempo da chi ci governava e non in linea con gli interessi nazionali, non significa essere antieuropei, bensì patrioti che tutelano il proprio Paese e il benessere dei cittadini italiani. La Sovranità Nazionale è anche opporsi a decisioni dell’establishment europeo punitive nei confronti della nostra economia e della qualità della vita dei nostri concittadini. Adriano Dal Bosco VERONA

Adriano Dal Bosco

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