<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Da noi contagio meno pesante

Può essere comprensibile l’euforia del «tutti fuori» dopo lunghe settimane di chiusura in casa, ma spero che prevalga il senso della misura e della precauzione, perché le eccessive manifestazioni di promiscuità in pubblico sono pericolose e propedeutiche al ripetersi del contagio. Anch’io sono andato da solo a camminare al Giarol Grande e da lì lungo l’argine dell’Adige e ho incontrate persone attente e scrupolose, ma anche gruppi di persone con comportamenti dissennati al limite della incoscienza. Le foto pubblicate su l’Arena dimostrano che anche nelle vie della città troppi gruppi di persone non hanno rispettato le regole della sanità. In queste settimane i media hanno lodato il comportamento corretto dei cittadini italiani durante la lunga quarantena, ma temo che più della disciplina e il rispetto delle regole abbia prevalso la paura. Siamo stati bravi solo perché avevamo paura? Ahimè sembra proprio che sia così, passata la paura chi se ne frega delle regole! Nel nostro Veneto abbiamo una sanità e una medicina di eccellenza frutto anche di una antica cultura nella cura delle epidemie da parte della Repubblica Veneta ma, per nostra fortuna, abbiamo avuto un contagio meno pesante rispetto ad altre zone dell’Italia settentrionale. Il confronto con le difficoltà affrontate in Lombardia, Emilia, Piemonte evidenzia enormi differenze anche con rapporto da 1 a 15. Ad esempio la sola provincia di Piacenza (290mila abitanti) ha avuto le stessa quantità di contagi di tutto il Veneto (5 milioni di abitanti). Per usare un linguaggio calcistico la loro sanità ha dovuto confrontarsi con il Barcellona, la sanità veneta ha giocato contro una squadra di amatori. Abbassare ora il livello della paura del contagio è pericoloso e responsabile in parte di questa situazione è anche la presidenza della Regione Veneto che nelle quotidiane conferenze stampa insieme alle ovvie raccomandazioni di usare le mascherine, ha sempre tenuto un comportamento autoreferenziale rispetto al contrasto al contagio, sminuendo e qualche volta sottovalutato le disposizioni del governo supportate dalla scienza, che hanno ingenerato la errata convinzione che il peggio sia passato e che ora non c’è più paura perché i veneti sono più bravi, più forti e capaci di autoregolamentarsi. Sappiamo tutti che la riduzione dei contagi di oggi è il risultato del comportamento virtuoso tenuto fino alle due/tre settimane precedenti. Auguriamoci di non trovarci nei guai fra 15 giorni per il comportamento irresponsabile di alcuni cittadini in questi giorni. VERONA

Riccardo Delfanti

Suggerimenti