<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Da Mattarella al ministro degli Esteri

Circa un mese fa discutevamo dell’ipotesi che per non rischiare un nuovo Presidente della Repubblica espresso dal centrodestra e, magari, sovranista, il mondo cattocomunista, europeista e mondialista, avrebbe fatto pressione sul Presidente Mattarella per un secondo mandato, alla faccia della Costituzione più bella del mondo. Il Presidente uscente, ha più volte dichiarato la sua indisponibilità alla riconferma, dimostrandosi rispettoso del dettato costituzionale. Ecco che, però, inaspettatamente, forse, arriva in aiuto ai sostenitori del Mattarella bis, lo smart-virus con un rapidissimo incremento dei contagi. È quindi evidente che i sostenitori della riconferma di Mattarella ritornino a fare pressione sullo stesso, affinchè, in nome della salute pubblica, si sacrifichi. Bella manovra, peraltro molto prevedibile. Quindi è abbastanza possibile che Draghi rimanga alla presidenza del consiglio e Mattarella, obtorto collo, si fa per dire, accetti la rielezione. Quindi, niente di nuovo sotto il sole, con grande soddisfazione dell’establishment europeo, dalla Von der Leyen in giù. A questo punto, giusto per respirare una boccata di aria fresca, consoliamoci con il nostro ministro degli Esteri, che gira il mondo, come da protocollo, rappresentando il popolo italiano. Ebbene, devo confessare un mio problema: ogni volta che vedo il nostro ministro degli Esteri a colloquio con qualche importante personaggio della politica mondiale, mi vengono in mente alcuni dei suoi predecessori, che so, Segni, Fanfani, Nenni, Moro, Rumor, Andreotti, D’Alema e Susanna Agnelli ed ho una strana reazione. Avete presente cosa fanno i gatti davanti a una situazione che li impaurisce e li mette a disagio e in autodifesa? Rizzano il pelo. Ecco, questa è la reazione che vivo ogni volta che vedo Di Maio sui media nella sua veste di ministro degli Esteri della Repubblica Italiana. Non so se sia una reazione del tutto personale o forse da altri condivisa. Ma tant'è. Adriano Dal Bosco VERONA

Adriano Dal Bosco

Suggerimenti